A ciascun vino il suo bicchiere!

Pubblicato il: 16/03/2016Categorie: Non categorizzatoTags: ,

calice da feudo ramaddini
Il vino è il protagonista indiscusso della tavola. Ed è per questo che non deve mancare mai quando si organizza un pranzo o una cena. In queste occasioni però ci si preoccupa sempre di scegliere il vino adatto da abbinare ad un determinato piatto tralasciando invece un altro aspetto molto importante: la scelta del bicchiere dove degustare il vino. Non è un caso se in commercio esistono tanti bicchieri dalle forme e dimensioni differenti. Aldilà di ogni aspetto e forma,  esistono comunque delle caratteristiche principali che deve presentare il bicchiere per valorizzare al meglio il proprio contenuto. Ad esempio, se stiamo per assaggiare un vino giovane e aromatico, bisogna consumarlo con bicchieri dalla classica forma “a tulipano”, con un fondo leggermente panciuto e un’imboccatura svasata. Questo permette di apprezzare al meglio i profumi freschi e gli aromi giovani, caratteristici di queste tipologie. Se invece scegliamo di portare in tavola un vino rosso giovane e a medio invecchiamento, abbiamo bisogno di bicchieri a fondo arrotondato con imboccatura larga, capaci di esaltare i profumi ela freschezza. Diversa la forma del bicchiere se si tratta di un vino rosso invecchiato a lungo. In questo caso viene richiesto il classico bicchiere chiamato “ballon”, caratterizzato da una forma arrotondata sul fondo e un imboccatura ristretta. Questa particolare forma permette di convogliare i profumi, complessi e delicati, al naso, evitando dispersioni che si potrebbero ottenere con una maggiore ossigenazione. Se invece si tratta di vini liquorosi e passiti, dobbiamo scegliere bicchieri di piccole dimensione ad imboccatura ristretta, per permettere un miglior apprezzamento degli aromi e per evitare un’eccessiva ossidazione. In generale è comunque necessario l’utilizzo del calice, e quindi del bicchiere con stelo, per almeno due motivi: mantenendo il bicchiere dalla base, o dallo stelo, si evita di riscaldare il vino con il calore corporeo; la distanza della mano dal bicchiere giova alla degustazione, tenendo lontani dal naso odori provenienti dal corpo, quali ad esempio il profumo sul polso. Una cosa comunque è certa: non è il vino che si adatta al bicchiere ma è il bicchiere che si adatta al vino. Come ogni piatto vuole il suo vino, ogni vino pretende il proprio bicchiere per esaltare al meglio le proprie qualità.

MediaLive per Feudo Ramaddini

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