Vinifichiamo nella nostra CANTINA
Dove il vino matura
La qualità dei vini Ramaddini ha come presupposto un attento lavoro nei vigneti ed è il frutto della sapienza instillata in ogni singola attività di vinificazione fino all’affinamento in botti accuratamente selezionate per garantire la migliore microssigenazione.
Crocevia di vignaioli che hanno lasciato saperi
L’arte del cantiniere: la vinificazione
Dalla ricezione dell’uva all’imbottigliamento, le tappe della vinificazione si susseguono ordinate sotto l’occhio scrupoloso del cantiniere Davide Monti, che vigila e predispone ogni operazione in un ambiente controllato.
A coordinarlo l’enologo Carlo Roveda che da anni monitora l’andamento dei processi certificando una qualità che persiste nel tempo.
L’attesa paziente: l’affinamento
In un’attesa variabile da pochi mesi a tre anni, riposando in barrique, in tonneaux o in silos di acciaio, il vino matura, conquistando il suo equilibrio.
Nel rispetto della tradizione, l’invecchiamento avrà il giusto tempo e la giusta misura per non coprire, ma esaltare. La soddisfazione finale si espanderà briosa e frizzante sui volti degli uomini e delle donne della cantina Ramaddini.
Un luogo che profuma di storia
Il fascino della nostra vinificazione risiede anche nel luogo in cui avviene, un antico magazzino del vino edificato nel secondo decennio del Novecento nei pressi del palmento del Marchese Antonino Starrabba, protagonista in Sicilia insieme ai Florio e ai Bordonaro della fioritura dell’industria enologica dopo la distruzione della fillossera.
Seguendo l’esempio del nobile siciliano, l’area si era popolata di altri magazzini. Dalla cantina il mosto veniva caricato direttamente sulle stive dei velieri attraverso i “vinodotti”, speciali condotti che attraversavano gli 800 metri di campagna fino al mare.
L’antico magazzino che è oggi la nostra cantina fu edificato da una famiglia di mercanti genovesi intorno al 1925 e mantiene il fascino di un’epoca ricca di fermento, anche in seguito all’arrivo della ferrovia nel 1935. Di quel passato ci facciamo testimoni attivi, custodendo e rendendo accessibile un patrimonio di arnesi donati da generazioni di contadini locali.