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5 etichette premiate dalla Guida Bio 2021

Pubblicato il: 27/04/2021Categorie: Riconoscimenti

Di premi e riconoscimenti ne abbiamo ottenuti da quando siamo entrati nel mercato, divulgando assieme al grande amore per il proprio territorio anche quell’idea tanto genuina quanto sana di viticoltura. Ed anche oggi, che abbiamo sposato pienamente i canoni della produzione in biologico, continuiamo a tagliare traguardi importanti tra guide, riviste, concorsi e banchi d’assaggio.

Gli ultimi riconoscimenti, in ordine cronologico, sono datati 2021 e provengono dalle Certificazioni di Eccellenza assegnate dalla Guida Bio. Ad essere apprezzati dalla commissione sono state diverse etichette: il Nero d’Avola 2018, che ha ricevuto 5 foglie; 4 foglie, invece, per il Nassa 2019, il Syrah 2018 e il Ramà bianco 2019; 3 foglie, infine, per il Ramà rosso 2018.

Tutte etichette entrate di diritto, negli anni passati, anche in altre prestigiose Guide, come Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier, Vini Buoni d’Italia, I Vini di Veronelli, I Vini d’Italia, Gambero Rosso. Tra i riconoscimenti particolarmente graditi, l’inserimento dell’etichetta Patrono 2016 tra le Vinitaly 5 Stars Wines (punteggio 92/100) e su Decanter (punteggio 86/100), entrambe le menzioni giunte nel 2020.

Bottiglie Feudo Ramaddini - BIO

Lo scenario in cui nascono questi vini è quello di Marzamemi, splendido borgo siciliano gradevolmente incastonato tra il mare siracusano e la campagna circostante. I vigneti dei Vignaioli Ramaddini si estendono da Noto, perla simbolo del Barocco isolano, fino al mare, abbracciando anche il territorio di Pachino, già noto a livello internazionale per il suo rinomato pomodoro. Una summa di eccellenze, insomma, dove nascono, maturano e crescono le uve coltivate con amore e semplicità. Sono 20 gli ettari cullati dal sole quasi africano, mentre la brezza del mare fa sentire la sua voce, giorno e notte. Il metodo di coltivazione è quello tradizionale ad alberello, a cui si affianca quello più moderno a controspalliera.

Il terreno calcareo nasconde anche una buona dose di mineralità, dovuto alla presenza di sostrati vulcanici nella zona. Tutti aspetti che caratterizzano, inevitabilmente e positivamente, le uve e poi i vini, con inconfondibili aspetti organolettici e antiossidanti, tanto apprezzati da Giurie e Commissioni. Tra le varietà coltivate, autoctoni come Nero d’Avola, Catarratto, Grillo, Moscato Bianco, e vitigni internazionali come Chardonnay, Syrah, Cabernet Franc.

“La nostra azienda è certificata bio dalla vendemmia 2018 – spiega Carlo Scollo, uno dei due soci della cantina dei Vignaioli Ramaddini, nonché delegato per la Sicilia orientale della FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. – La nostra scelta è stata naturale e si è concretizzata nel tempo, sia nell’utilizzo delle antiche tecniche di lavorazione delle vigne che nella delicata fase della vendemmia, interamente condotta manualmente, fino alla pigiatura e alla fermentazione. Utilizziamo tecniche naturali, totalmente prive di
pesticidi e concimi chimici”.

Obiettivo, dunque, oltre alla produzione di ottimi vini, anche la salvaguardia dell’ambiente circostante, patrimonio di tutta la comunità. Non è un caso, infatti, che Ramaddini sia stata e sia tuttora protagonista, discreta ma concreta, di azioni anche sociali e solidali sul territorio. Ma questa è un’altra storia, che presto vi racconteremo…

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